Nonostante i segnali di normalizzazione osservati negli ultimi mesi, nel settore agroalimentare i prezzi all’ingrosso hanno chiuso il 2022 con rincari medi annui ben oltre la doppia cifra percentuale, sulla scia del quadro di tensioni che ha investito le filiere e le catene di approvvigionamento per larga parte dell’anno.
Cali a dicembre nel settore zootecnico, con prevalenza del segno “meno” nel mercato delle carni, in particolare per carni avicunicole e di suino.
A monte della filiera lattiero-casearia, si accentuano i ribassi per il latte spot, con la tendenza che appare rafforzarsi in apertura d’anno in virtù di un complessivo miglioramento del contesto produttivo continentale. Maggiore stabilità rispetto ai mesi precedenti per formaggi e uova mentre in chiusura d’anno si sono intensificate le perdite nei listini delle materie grasse, con le quotazioni del burro che si sono riportate sui livelli di inizio anno dopo i picchi massimi della parte centrale del 2022.
Segnali di stabilizzazione per i listini del riso dopo l’impennata dei mesi precedenti mentre arretrano le quotazioni dei cereali.
Tra gli oli, l’olio di oliva si conferma l’unico prodotto in crescita (+6,5% rispetto a novembre) sulla scia delle criticità produttive riscontrate sia a livello nazionale che europeo, mentre gli oli di semi consolidano il trend negativo.
Link a Tabella 1: Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso di Riso e Cereali, Carni, Latte, formaggi e uova, Oli e grassi
Link a Tabella 2: Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso dei Vini
Link a Tabella 3: Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso di Frutta e Ortaggi
Link a Tabella 4: Indice dei prezzi ufficiali all’ingrosso dei prodotti ittici