Agroalimentare, a febbraio prezzi in calo tra i prodotti lavorati. Aumenti per gli ortaggi.

Prezzi all’ingrosso in calo a febbraio per i prodotti agroalimentari lavorati, con ribassi mensili in particolare per riso e sfarinati di grano e per gli oli e grassi. In discesa anche i formaggi stagionati.

A pesare sul calo degli oli e grassi è stata la flessione dell’olio di semi e del burro, che hanno confermato dunque i segnali negativi già emersi nei mesi precedenti. Maggiore tenuta, invece, per l’olio di oliva che sembra però aver arrestato la spinta verso l’alto dei mesi precedenti.

Nuovo passo indietro per gli sfarinati di grano, complici i ribassi sia del grano duro che del grano tenero.

Nel comparto lattiero-caseario, quarto mese consecutivo di ribassi per il latte spot, dinamica peraltro in linea con i mercati europei.

Contrastato il comparto delle carni, caratterizzato dai ribassi delle carni bianche a cui fanno da contraltare i rincari della carne suina, dettati da un limitata offerta di capi a monte della filiera.

Nel comparto ortofrutticolo, il calo delle temperature ha fatto aumentare domanda e costi di gestione, soprattutto per le produzioni di serra, con conseguenti rialzi dei prezzi degli ortaggi. Complice anche il maltempo che ha colpito il Sud Italia, le quantità di prodotto nei mercati sono state più basse rispetto alla richiesta.

Sul fronte dei prezzi al consumo, dopo il rallentamento di gennaio accelera di nuovo l’inflazione alimentare con i prezzi dei beni alimentari e delle bevande analcoliche che mettono a segno una crescita tendenziale del +13,2%, contro il +12,6% di gennaio e il +13,1% di dicembre.