Prezzi dei cereali nazionali in rialzo, trainati dal mais. Stabilità solo per il grano duro.

I prezzi dei cereali nazionali hanno registrato forti aumenti tra fine aprile e inizio maggio, con l’unica eccezione dell’ulteriore stabilità osservata per il grano duro. A guidare gli aumenti nei listini delle Borse Merci italiane sono stati i prezzi del mais, che hanno trovato sostegno nel balzo delle quotazioni verificatosi sulle principali piazze di scambio internazionali, causato principalmente dai problemi di deficit idrico che permangono sul raccolto brasiliano, a cui si aggiunge l’incessante domanda della Cina. Il prezzo medio del mais nazionale ad uso zootecnico si è attestato ad aprile sui 235 €/t, in crescita del 30% su base annua. Aumento che si è ulteriormente accentuato in avvio di maggio, con i prezzi saliti sopra i 250 €/t, quasi il 50% in più rispetto all’annata precedente e ai massimi dalla fine del 2012. Aumenti di cui ha beneficiato anche il grano tenero. Dopo essere scesi a metà aprile sui 230 €/t, i prezzi dei grani nazionali panificabili sono risaliti fino a superare in avvio di maggio i 240 €/t sulle principali piazze di scambio del Nord Italia, in crescita rispetto allo scorso anno del 18% circa.