
Il mese di aprile e la prima parte di maggio hanno mostrato un assestamento dei prezzi dei grani teneri e del mais nazionali, dopo le forti tensioni registrate nelle prime settimane successive allo scoppio del conflitto russo-ucraino. I prezzi attuali rimangono su livelli storicamente elevati, sostenuti dalle incertezze che permangono sui prossimi raccolti, nazionali ed esteri, legate sia alla variabile meteo che all’evolversi del conflitto russo-ucraino. Per il mais pesa anche il timore che gli elevati costi dei fertilizzanti possano pregiudicare le operazioni di concimazione. Rimangono elevati anche i prezzi del grano duro, in un mercato che è apparso bloccato, in attesa ormai dell’avvio delle operazioni di trebbiatura del nuovo raccolto.