Riso, mercato stabile nei primi mesi del 2021, ad eccezione dei rialzi dei risi a grana tonda

I forti rincari dei cereali registrati nei primi mesi dell’anno, mais e grano tenero in particolare, hanno coinvolto solo in parte il mercato risicolo italiano. In particolare, ad essere interessati dagli aumenti sono stati i risi cosiddetti a grana tonda. A guidare i rincari è stato il Selenio, varietà utilizzata nella preparazione del sushi, che ha beneficiato sia del buon andamento delle richieste provenienti dalla ristorazione orientale che della disponibilità di prodotto limitata. Nello specifico, nell’arco di tre mesi, tra marzo e maggio, il prezzo del Selenio ha subìto un aumento del 37% a Mortara (elaborazione BMTI su dati Camera di Commercio di Pavia), riportandosi su livelli che si registravano nella primavera del 2019. A risentire della staticità del mercato sono state, invece, le produzioni destinate al mercato interno, tra cui le tradizionali varietà utilizzate nei risotti quali Arborio, Carnaroli e Sant’Andrea, i cui prezzi hanno continuato a risentire delle restrizioni alla ristorazione e agli alberghi. Sul fronte del commercio estero, intanto, dopo la crescita archiviata nel 2020 (+12,5% in volume rispetto all’anno precedente), si è palesata una battuta d’arresto in avvio di 2021 per le esportazioni italiane di riso.