Con “servizio idrico integrato” si intende l’insieme delle operazioni necessarie a prelevare l’acqua dall’ambiente, potabilizzarla, distribuirla presso le utenze, raccogliere le acque reflue dopo l’utilizzo e depurarle per poi reimmetterle nell’ambiente; a queste operazioni si accompagnano anche numerose analisi e controlli di qualità oltre a continui investimenti per estendere, potenziare, manutenere e rinnovare le infrastrutture. La bolletta che si paga, dunque, serve a finanziare tutte queste operazioni. Tipicamente il soggetto che si occupa del servizio idrico integrato nei territori è un gestore idrico a carattere industriale; per quanto diffuse, sono destinate a scomparire le situazioni in è direttamente il Comune a occuparsi del servizio idrico integrato.
La definizione delle tariffe del servizio idrico spetta agli enti di governo d'ambito, espressione degli enti locali, che hanno competenza su un perimetro sovra comunale, spesso provinciale o addirittura regionale. Le regole che definiscono la determinazione della tariffa, nonché gli altri aspetti del servizio, quali la qualità del servizio (tecnica e contrattuale) sono stabilite da ARERA- l'autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha altresì il compito di vigilare sulla corretta applicazione delle stesse, con l'obiettivo di tutelare gli utenti.
BMTI ha realizzato delle dashboard interattive in Tableau Public per consultare i dati sulle tariffe del servizio idrico nei comuni in Italia.
Attraverso la dashboard è possibile effettuare delle analisi dinamiche e personalizzate a livello territoriale, storico e di confronto tra comuni.
Inoltre, nell’ultima sezione, sono disponibili ulteriori documenti sull’articolazione tariffaria.
