Aumenti nel II trimestre per le imprese

In aumento il costo di energia elettrica nel II trimestre 2021 rispetto al trimestre precedente, per effetto di un incremento dei costi della materia prima a seguito delle alte quotazioni delle materie prime all’ingrosso. La spesa per le imprese registra un balzo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno in cui aveva pesato la riduzione di domanda legata all’emergenza sanitaria.

Dal monitoraggio periodico dei costi dei servizi pubblici locali sostenuti dalle imprese operato da Unioncamere e BMTI con il supporto di REF Ricerche, emerge che nel secondo trimestre 2021 la spesa per energia elettrica, riferita ad alcuni profili tipo in regime di tutela rappresentativi delle esigenze produttive e di consumo delle PMI italiane (ad esempio negozio di ortofrutta, bar, parrucchiere), registrerà un aumento del +2,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La spesa unitaria media si assesterà dunque sui 278 euro al MWh. Nello specifico, tra i differenti profili tipo di impresa analizzati, gli aumenti oscillano tra il +2,4% per il parrucchiere e il +3,5% per il bar.

La dinamica dei prezzi dell’energia elettrica ha risentito della crescita sostenuta del prezzo della CO2 che ha superato i 40 euro per tonnellata a marzo.
La produzione di energia è in calo rispetto a un anno fa (-3,1% rispetto al gennaio-febbraio 2019): cresce l’idroelettrico (+18,2%) e l’eolico (+8,1%); in calo il fotovoltaico (-19,5%).