Agroalimentare, aumenti per riso, latte e formaggi. Si assestano i prezzi delle farine e degli oli di semi.

Ad aprile si sono registrati dei segnali di assestamento dei prezzi dei cereali e derivati e degli oli di semi dopo le forti tensioni osservate a marzo a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. I prezzi in entrambi i comparti rimangono comunque elevati. Sono rimasti orientati al rialzo, invece, i prezzi dei risi: il mercato nazionale continua ad essere gravato da un’offerta disponibile inferiore alla domanda dell’industria, dalle incertezze sul prossimo raccolto a causa delle condizioni siccitose e dei costi elevati dei fertilizzanti.

E nuovi aumenti si sono registrati nel mercato del latte e dei formaggi, Grana Padano in particolare. Tra le materie grasse, ulteriore rincaro per il burro, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, per il quale però sono emersi dei primi segnali di stabilità nella seconda parte del mese.

Nel settore ortofrutticolo, l’aumento dei costi di trasporto e di gestione ha comportato una netta crescita rispetto allo scorso anno per i prezzi della frutta tropicale (ananas, banane), delle melanzane e dei pomodori da insalata. Aumenti anche per le zucchine dipesi però dall’andamento climatico avverso.

Nel mercato ittico, forti aumenti su base annua tra i pesci freschi di mare per le sardine, alici, dentici, rane pescatrici e spigole. Robusta anche la crescita annua per i salmoni, complice l’elevato livello di prezzo dei mangimi.